Caratteristico per la tradizione nella Val Gardena sono soprattutto i costumi tipici gardenesi, i quali contano tra i più belli dell’intero arco alpino.
Il costume tradizionale gardenese è uno dei più belli dell’Alto Adige, ma anche dell’intero arco alpino. Ma negli ultimi secoli purtroppo questo costume ha perso la sua funzione come abbigliamento quotidiano. Oggi viene per lo più indossato solo per eventi importanti come per esempio feste religiose, processioni, sagre o cortei e avvolte anche per un matrimonio.
La particolarità del costume gardenese è, che ogni strato sociale aveva il suo proprio costume e veniva così differenziato. Ma anche tra adulti e bambini si portava un costume diverso. In occasione di festività però tutti portavano un cappello nero chiamato “Cneidl” ed un mantello nero, la “Bagana”.
Inoltre, tra le donne si potevano distinguere quelle già sposate. Mentre le donne nubili portavano una treccia raccolta in un nodo come anche una corona a punta, le donne sposate portavano i capelli raccolti in un nodo o portavano un berretto in lana chiamato “Cazina”. Un’ulteriore caratteristica delle donne sposate era anche una foulard giallo. Per le donne nubili questo era di colore rosa.
Ed anche per i maschi c’erano delle differenze: Sotto le bretelle verdi i bambini portavano un gilet rosso. I giovani ragazzi portavano invece un gilet rosso con sopra una giacca corta. Uomini sposati portavano un gilet di seta con ornamenti ed un mantello.
Ed ancora oggi come allora il “gioiello” del costume tradizionale degli uomini è la cintura in pelle con dei preziosi ricami fatti con delle penne di coda di pavone.